Pax de tremoribus

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La Pace di Tremiti

Noi non abbiamo colombe col ramoscello d’ulivo

che, passano a portar requie

al disumano oltraggio,

che si annidano dopo un lungo volo

in questa terra di nessuno.

No, noi non abbiamo altari sacrificali,

spirali d’incenso

e salmi a un dio della pace.

Dove fuggono i venti aTramontana

e fiorisce il lentisco,

volano così, da noi, sopra l’azzurro mare

piagnucolando, come lattanti,

gli uccelli leggendari

che recano

nel becco un ramoscello di mirto

sacro a Venere

e svelano nell’ombra della notte il segreto di

Diomede che tornò vittorioso ad Argo

dal massacro di Ilio,

al quale, come si addice agli eroi,

non  furono conferiti onori in Patria,

bensì l’ esilio dei profughi e dei proscritti al regime.

Qual prezzo degli oppositori

corrispondono agli avversi Dei

con preghiere fatte di gemiti e di macerie?

Erede di speranze il figlio di Tideo,

plasmò sul mare, quell’altro volto

di uomo sopraffatto, e strinse patti di civiltà:

Pax de tremoribus

ad Histonium, Arpi, Canusio, Drione,

Venafrum, Venusia …

© Maria Teresa De Nittis  tutti i diritti riservati

Chiostro dell’Abbazia di S. Maria a Mare :  Rivisitazione del fregio scolpito sul pozzo dove un tempo i badiali attingevano l’acqua da una grande cisterna di raccolta sotterranea. La sua presenza è testimoniata sin dal XVI secolo dal lateranense Cocarella; fu poi rifatto in età borbonica, in occasione della ristrutturazione del chiostro, come sembra testimoniare la data del 1793 scolpita sulla trabeazione, costituita da un blocco in pietra decorata da un fregio di ghirlanda che circonda la Diomedea, simbolo delle isole Tremiti che porta in bocca un ramoscello di mirto, sacro a Venere, la dea che  trasformò i compagni dell’eroe greco Diomede in uccelli perchè potessero vegliare per sempre sulle spoglie del loro condottiero.

Buona e Santa Pasqua agli Amici di Tremiti Genius Loci

Redazione Tremiti Genius Loci