CINEMA

IL RAGAZZO DI ELBAUS
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FILMOGRAFIA  ALLE TREMITI

Il fascino mitico di Diomede che aleggia su queste isole della solitudine e del silenzio ,ha suscitato da lungo tempo, un insolito interesse di registi e scenografi, tanto da preferire questi lembi di terra, per girare importanti film. Già alla fine degli anni 60 le Tremiti furono teatro naturale di film drammatici del calibro de I Cannoni di Navarrone (The Guns of Navarrone) – Da un romanzo di Alistair MacLean. Isola di Keros, seconda guerra mondiale. Commando di partigiani deve impadronirsi di due cannoni messi in posizione strategica dai tedeschi. Ma c’è un traditore. Uno dei pochi film sulla seconda guerra mondiale che ebbe un grandissimo successo di pubblico, 4 nomination, solo un Oscar agli effetti speciali. Regia: Jack Lee Thompson. Con Anthony Quayle, Anthony Quinn, Bryan Forbes, David Niven, Gregory Peck, Irene Papas. Anno: 1961. Alcune scene del film sono state girate alle Tremiti per la somiglianza con le isole greche.Violenza al sole – Una estate in quattro è un film del 1969, con Bibi Andersson, Giuliano Gemma, Gunnar Björnstrand, Rosemary Dexter, diretto dal regista Florestano Vancini, che ha curato anche il soggetto e la sceneggiatura, girato e ambientato interamente alle Isole Tremiti. Una vicenda sentimentale complessa nella cornice di una vacanza estiva sulle isole Tremiti, che si articola su due coppie: una irregolare ma felice di giovani italiani e l’altra svedese, più matura e legale. Gunnar Lindmark è un professore di psicologia, mentre la moglie Meret ricorda un vecchio amore extraconiugale, cessato a causa della morte del suo amante. Questa crisi scatena la gelosia del professore che uccide il ragazzo italiano. Il Ragazzo di Ebalus – Il regista Giuseppe Schito è nato a Cursi. Lo si ricorda per la sua unica pellicola “Il ragazzo di Ebalus”, che è stato presentato a Venezia nel 1984 e ha ricevuto un premio, quale miglior film cooperativo. Correvano gli anni di piombo: era inevitabile per il cinema inquadrare il difficile momento storico e indurre ad una riflessione. Schito ci riuscì, narrando la storia di un giovane terrorista, in fuga dalla polizia e dai suoi stessi compagni. Una fuga reale e simbolica, alla ricerca di vecchi e nuovi valori che il protagonista trova nella terra pugliese, terra di contadini decantata da Virgilio. Durante gli anni di piombo in Italia, Marco, il giovane protagonista, si rifugia in un casolare della campagna pugliese dopo essere sfuggito a una stazione di blocco. Un vecchio contadino lo accoglie e gli offre ospitalità, ma il precipitare degli eventi costringe di nuovo Marco a fuggire inseguito da una compagna che, ritenendolo un traditore, lo uccide. Il film mette a confronto la saggezza contadina con il disordine e la follia omicida che caratterizzarono l’ Italia negli anni del terrorismo. Le isole Tremiti e la campagna della provincia di Taranto sono i luoghi in cui il ragazzo di Ebalus fu realizzato. Si citano inoltre, produzioni più recenti, come La duchessa di Langeais (2007) – Un film di Jacques Rivette con Jeanne Balibar, Guillaume Depardieu, Bulle Ogier, Michel Piccoli. La duchessa di Langeais è tratto dall’omonimo romanzo di Honorè de Balzac pubblicato nel 1837. Molte scene sono state girate sull’isola di San Nicola; il lungometraggio “Isole” del regista Stefano Chiantini girato nel 2011 con Asia Argento, film surreale e romantico, presentato in vari festival internazionali e per Rai 1 la serie di “Braccialetti rossi” del 2014 e dello stesso anno “Un mondo nuovo”, un film su Altiero Spinelli, confinato con altri giovani antifascisti dal regime sull’isola di Ventotene.

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Il lungometraggio “Non c’è più Religione” di Luca Miniero con Alessandro Gassman, Angela Finocchiaro, Claudio Bisio, terminò le riprese nei territori del Gargano e in gran parte alle isole Tremiti, all’inizio di luglio 2016 per otto settimane di riprese. Ambientato a Porto Buio, una piccola isola del Mediterraneo, dove persistono controversie tra una popolazione multietnica di tre diverse comunità religiose residenti sull’Isola: cattolici, musulmani e buddisti . Una commedia esilarante sull’Italia di oggi, senza figli e che si arrangia come può… con una sola religione: la felicità. Come ha dichiarato Loredana Capone Assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia “Il cinema suscita emozioni, fa conoscere i luoghi, fa entrare le persone dentro quei luoghi, ed è proprio questo il valore aggiunto dello strumento cinematografico,‘aiuta’ a passare parola delle nostre meraviglie, a raccontare una parte importante della storia della nostro Paese. La promozione del territorio è, però, solo uno dei benefici portati dal cinema: produzioni come “Non c’è più religione” generano, infatti, un importante indotto economico per operatori, fornitori, strutture ricettive. Diventa, quindi, decisivo investire su ‘veicoli’ strategici, com’è l’industria cinematografica, perché consentono di dare ancora più visibilità alla nostra terra e, al contempo, muovono nuova economia.”


DOCUMENTARI e VIDEO


Sono tanti i documentari di “Linea Blu”, la trasmissione televisiva in onda sabato pomeriggio su Rai 1 sulle isole Tremiti e i video disponibili su RayPlay e YouTube in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale del Gargano – Area Marina Protetta Isole Tremiti e Marlintremiti a partire dal 2009. Si citano solo alcuni titoli:

Il ponte delle Tremiti- Michelangelo De Meo – 31 ago 2009

Da San Domino a San Nicola, a Pianosa, a Caprara: un viaggio nell’arcipelago delle isole Tremiti 15 ago 2015

San Domino, preservare le Tremiti – 12/05/2018

Capraia – 12/05/2018

Isole Tremiti, via i rifiuti da Pianosa sotto i riflettori di “Linea Blu” – 2018

Tesoro nascosto delle Isole Tremiti’ – 2018 L’isola nascosta – 17/08/2019 Linea Blu alle Isole Tremiti per i trent’anni dell’Area Marina Protetta – ottobre 2019