Sono le luci dei pescatori quelle lampare nella notte che fanno ritorno a Tremiti sul mare della memoria. La storia dimenticata di Raffaele De Luca e dei suoi fratelli, Enrico e Vincenzo detto “Ciacione”.

0
938

“Le radici sono davvero la metà nascosta degli alberi. Sono uniche perché sostengono il peso e supportano la vita della parte superiore dell’albero, ma, allo stesso tempo, trascorrono la loro esistenza come organismi individuali: si sviluppano, respirano, muoiono.” Cit. Paolo Gonthier

L’albero e i rami che s’intrecciano e ad unirli nel profondo sono le radici è la metafora della famiglia, punto di origine e partenza di ognuno di noi, legame saldo e indissolubile.

 Il punto di partenza di Giorgio Pace per riscoprire le sue origini sono le Isole Tremiti.

Dopo la laurea, divenne Assistente Cattedra impianti Chimici 1 Prof. Carlo Mustacchi presso la  Facoltà di Chimica alla Sapienza/S.Pietro in Vincoli di Roma;  rivestì un ruolo importante dal1974 al 2009 nelle Soc. Technipetrol/TPL/Technip IT Società di Ingegneria e Costruzione di Impianti Chimici di Roma.

 Incarichi dirigenziali di grande responsabilità, lo condussero a viaggiare in Europa e presso le filiali sparse in tutto il mondo.

Giorgio, cultore della memoria e dell’identità appartiene a un’antica famiglia tremitese, i De Luca, le cui origini sono riconducibili a metà del sec. XIX, periodo in cui Ferdinando II di Borbone fece tradurre nella colonia penale di San Nicola, (istituita nel 1792 da Ferdinando IV) un gran numero di guappi-camorristi,  liberando  Napoli e la Sicilia da soggetti  indesiderati. All’ombra delle carceri borboniche in una decadente “Montecassino in mezzo al mare”, l’Osteria vineria del Gallo è  il luogo che dà voce agli antenati di Giorgio, nell’avvincente saga familiare, che dall’ottocento ai nostri giorni copre ben due secoli di storia. Nel tentativo di ritrovare la propria integrità e unità i personaggi, ancora vibranti di energia fanno ritorno dall’oblio del passato nel borgo dell’Isola. La figurina minuta della bisnonna spicciafaccende, Concettina Pallesca, riacquista potere e riconferma il suo ruolo di proprietaria della locanda; lo zio Vincenzo De Luca, più conosciuto dai tremitesi col soprannome di “Ciacione”, lo rivediamo dietro al bancone a versare vino agli avventori nei quartini di vetro e il coraggioso nonno Raffaele e i fratelli pescatori di alici balzano fuori dalla poppa della loro barca e l’accostano alla banchina ancorandola per sempre alle radici di San Nicola.

Maria Teresa De Nittis

Redazione Tremiti Genius Loci

Operisti e decorati al Valor di Marina – ufficiali fanalisti – locandieri e pescatori di alici – Arditi subacquei e Corazzieri del Presidente della Repubblica. La saga familiare Pace-De Luca.

di Giorgio Pace

Mi chiamo Giorgio Pace, sono nato il 25 Novembre 1945 a Roma; ho un fratello di nome Maurizio, di sette anni più grande di me. Siamo figli di Manrico Pace e Antonietta De Luca, entrambi nati nel 1909.

Ho conseguito la Laurea in Ingegneria Chimica nel 1972 all’ Università degli Studi  “La Sapienza” e la specializzazione  in Impianti chimici. Sono padre di tre figlie, Flavia, Laura e Giulia, nate dal matrimonio con Francesca Morino   e nonno di due affettuose nipotine, Alma e Irene.

 Antonio Pace, mio nonno paterno, nacque a Mignano Monte Lungo in provincia di Caserta il 2 Settembre del 1878 ( figlio unico di Domenico Pace e Angela di Corpo) si sposò con Maria Mezzi, nata a Roma, figlia di Candido Mezzi e Rosa Vaiani. Dalla loro unione nacquero tre figlie femmine, Clara, Vanda e Iris e un figlio maschio al quale diede lo stesso nome del giovane aragonese, Manrico Conte di Lunadel Trovatore di Verdi, giacchè, Antonio Pace, nato baritono, nei primi del ‘900 si esibiva all’Opèra National de Paris e il Trovatore di Giuseppe Verdi era l’opera che interpretava. Antonio Pace morì a Roma il 1 Novembre 1951.

Oggi, all’età di 77 anni, ritornano impetuosi i ricordi della mia giovinezza, delle lunghe e assolate  vacanze alle Tremiti  dove mi attendeva la piccola folla di parenti e di cugini e cugine con i quali si ricreava un rapporto di tipo fraterno nutrito dal senso di appartenenza che ci consentiva di ricomporre le origini di un nucleo familiare piuttosto complesso. Inizia così la mia  ricerca, consapevole che le mie radici appartengono a quelle isole. I racconti di mia madre su Nicola De Luca e Concettina  Pallesca, i bisnonni che abitavano a San Nicola all’incirca due secoli fa sono di grande aiuto per le mie ricerche sugli antenati tremitesi.

Il nonno materno Raffaele De Luca nacque a San Nicola di Tremiti, il 2 Agosto 1881e morì a Roma 14 Febbraio del 1938 si sposò con Elisa Apolloni di Posticciola  una frazione del comune laziale di Rocca Sinibalda, in provincia di Rieti, dalla loro unione nacquero mia madre Antonietta, Pia, Fernanda e Carlo.

 Il nonno era nato esattamente vent’anni dopo l’Unità nazionale, quando alle Tremiti già si registrava un notevole aumento demografico a seguito del nuovo assetto statale, che comprendeva: ufficio giudiziario alle dipendenze di Manfredonia, scuole elementari, condotta medica della colonia, ostetrica, farmacia, ufficio postale, telegrafo e illuminazione pubblica a petrolio. Eppure il Governo continuava a inviare coatti che si aggiungevano alla preesistente compagine borbonica. Fu istituita, pertanto, l’amministrazione civile dell’isola, il cui Capo di polizia aveva funzioni di Direttore della Colonia.

 A soli 17 anni, non ancora compiuti, il nonno imbarcatosi nella Real Marina fu decorato con la medaglia di Bronzo al Valor di Marina, onorificenza destinata a ricompensare atti di coraggio compiuti in mare e successivamente Cavaliere dell’ Ordine della Corona d’Italia (San Rossore, 11 Settembre 1937.XV).

Nonno Raffaele aveva un fratello minore di nome Vincenzo soprannominato “Ciacione”, nato nel 1901, residente a Tremiti che, alla sua prima figlia, puntualmente, impose il nome della nonna “Concettina”. Si narra che tra la bisnonna Concetta, mia madre Antonietta e Concettina di zio Vincenzo ci fosse una forte somiglianza fisica e caratteriale. Minute, basse di statura, le tre donne, erano risolute e combattive. Mia madre, vissuta fino alla veneranda età di 96 anni, la chiamavano “Bersagliera”,  era una forza della natura! Io e mio fratello Maurizio siamo stati da lei allevati con  rigore militaresco.

In pieno Risorgimento e con la proclamazione dell’Unità d’Italia, fortemente voluta  dai suoi protagonisti: Cavour, Mazzini, Garibaldi, il mio bisnonno Nicola De Luca prestava servizio come fanalista della Real Marina in Molise presso il faro di Punta Penna a Vasto  e successivamente fu nominato responsabile del faro di S. Domino alle Isole Tremiti, dove conobbe  Concettina Pallesca , sua futura moglie.

Dalle mie ricerche sembrerebbe che i De Luca fossero già presenti a San Nicola nel periodo antecedente al 1840, quando dopo la morte di Francesco I (8 novembre 1830) sul trono di Napoli salì suo figlio, Ferdinando II  e , che la Capitaneria di porto dell’Isola fosse stata affidata a un Ufficiale De Luca della Regia Marina Militare; si ipotizza essere il papà di Nicola forse in ferma di leva nel faro di Vasto e poi di San Domino. Ricordo da bambino  le visite periodiche con la mamma al cimitero Monumentale del Verano e la fotografia sulla lapide del bisnonno Nicola, forse era stato ritratto da un fotografo dell’epoca in posa con la divisa della Real Marina Militare. Il bisnonno mostrava un volto orgoglioso e fiero contornato dai lunghi baffoni bianchi a manubrio. La sua sepoltura  a Roma, anziché  a Tremiti accanto alla consorte, resta un quesito da chiarire, in quanto nel cimitero di San Nicola fino al 1970 compariva il nome della bisnonna Concetta Pallesca accanto a quello dei suoi familiari.

Dal 1927 al 1943 approdavano sulle isole i proscritti dal regime fascista, tra cui il futuro presidente della Repubblica Sandro Pertini.

 “ A ricordo dei coraggiosi italiani, che per il loro amore di libertà e giustizia vennero confinati in questa isola durante gli anni oscuri della tirannide fascista” su iniziativa dell’A.N.P.P.I.A. Provinciale di Terni fu inaugurato nel maggio 1980 un monumento in bronzo ai perseguitati ed è proprio quest’opera scultorea a dividere nell’abitato di San Nicola, Corso Diomede da Via degli Abati, dove un tempo c’era l’osteria del Gallo della mia bisnonna Concettina Pallesca, poi ceduta all’erede Vincenzo De Luca, “Ciacione” e a sua figlia Concettina.

Nel 1926, sgomberati i coatti, gli avventoridell’osteria, erano i confinati politici e i parenti che si recavano a far loro visita e  forestieri che per motivi amministrativi o anche per piccoli commerci, si trovavano a dover soggiornare e alloggiarenelle stanze annesse al ristoro.  Nonostante i tanti sacrifici e disagi che la bisnonna Concetta doveva affrontare quotidianamente per condurre l’attività, la presenza dei confinati, specialmente politici, costituiva per la sua famiglia e per la popolazione residente a Tremiti una fonte indispensabile di guadagno e di sopravvivenza

In origine l’osteria faceva parte di un fabbricato voluto da Ferdinando I nel 1732/93 per accogliere la Chiesa della Beata Vergine dell’Immacolata Concezione, poi fatta sconsacrare e riutilizzata da esercizi commerciali.

A fianco dell’osteria e vineria del Gallo di tradizione partenopea, subentrò negli anni ‘60 la rivendita di “Sali e Tabacchi” di Umberto e Anna Avola.

 Attualmente il locale, ristrutturato è abitato da Tonino Lambati, figlio di Maria, sorella di Concettina De Luca.

G. Pastrovic Manuale del pescatore per l’anno 1914, Trieste
 “Come è bello il mare! Questo maestoso ed in pari tempo spaventevole elemento, che ricopre due terzi della superficie terrestre, ove da secoli sovrano eterno regna, è un enorme e sconfinato ambiente di dimora di tutta una innumerevole quantità di organismi che in esso si riproducono, sviluppano, vivono e muoiono; non è ancora concesso all’uomo di scrutare nel mistero di questa immensa vita organica, che nell’ignoto, seguendo le immutabili leggi della natura, vive e si rinnova. Incomprensibile è perciò tutto quel brulichio e l’immensa vita che sussiste sotto la superficie del mare ora tranquilla e placida, ed ora agitata dalla tempesta, che solleva ondate minacciose, incalzanti e frementi, che si rovesciano ed infrangono con immenso fracasso sulla ripida costa. Il mare! Sconfinato ed inesauribile questo campo di produzione, donde da secoli senza tregua si raccoglie, senza che perciò diminuisca la sua ricchezza; ma il mare d’altronde procura affanni e tribolazioni al pescatore obbligato a subire tutte le peripezie della sua rude professione. Vi sono, è vero, dei giorni in cui egli nel silenzio della ridente spiaggia, tranquilla e noncurante contempla l’infinito che lo circonda; mentre l’infido elemento, fiacco e stanco, lambisce ed accarezza i fianchi della sua fragile barca; ma vi sono anche dei giorni pieni d’angoscia che lo fanno tremare dall’orrore dinanzi all’impeto indomabile della tempesta. Soltanto un vecchio ed esperto pescatore sa dirci quali e quante sono le tribolazioni del suo rude mestiere. Il suo volto abbronzito dallo spruzzo del mare ed il suo capo irto di capelli grigi ci dicono a quale dura prova fu messa la sua esistenza; quanta fame e freddo ha sofferto; quanto orrore e quanta paura ha sopportato; quante e quante volte gli parve esser giunto alla sua ultima ora, lottando disperatamente contro la tremenda forza dell’infido elemento”
 

Giovani pescatori di alici

Se oggi la bellezza delle scogliere e del  mare garantisce all’arcipelago delle Tremiti una vocazione turistica, nei secoli passati, l’intensa attività di pesca alle alici dava di che vivere agli isolani.

 Le barche potevano essere tirate in secca nel porticciolo Schiavonesco e sulla spiaggetta delle Arene a San Domino e all’imbarcadero di San Nicola dove le reti venivano messe ad asciugare. Anticamente alla prospiciente spiaggia di San Domino c’era la Casa dei Pescatori fornita di ogni specie di reti da pesca. Al suo posto sorsero i magazzini per deposito  di grano, un pozzo e una vasca per abbeverare gli animali. Il destino dei ragazzi Tremitesi coetanei di mio nonno Raffaele De Luca e dei suoi due fratelli Vincenzo ed Enrico e del cugino Alfredo De Martino sembrava segnato dalla nascita. Ed era un destino durissimo , quello di un giovane pescatore di acciughe costretto a lavorare già da fanciullo su battelle e battelline a remi fino a quando non venivano chiamati al servizio della leva obbligatoria e s’imbarcavano nella Regia Marina Militare. Dopo molti anni di ferma questi ragazzi spesso non facevano più ritorno alle isole, memori  dell’enorme fatica fisica dei rischi che si correvano a fare il pescatore, dei pericoli del lavoro in funzione delle condizioni meteomarine e dei venti. Fortunatamente, dalla seconda guerra mondiale in poi, il mondo della pesca tradizionalista e refrattario alle innovazioni, ha fatto passi tecnologici da gigante.

La produzione artigianale delle alici a Tremiti era frutto di uno scambio culturale con marinai slavi (Schiavoni) e siciliani nel XVIII, era un lavoro pesante senz’altro, ma dava alle famiglie un buon risultato commerciale. La pesca si praticava in tutti i mesi dell’anno anche se le alici  migliori venivano pescate nei mesi primaverili. Dopo la cattura venivano sciacquate in salamoia e decapitate manualmente e in seguito reimmerse in salamoia e poste nelle latte per la stagionatura, un procedimento di lavorazione che occupava l’intero nucleo familiare.  Nei primi giorni si cambiava posizione alle latte e lo strato superiore di sale sostituito con sale pulito detto “spuma o fior di sale” proveniente dalla “grotta del sale” di San Domino dove il prezioso minerale di contrabbando veniva nascosto. Successivamente le latte con le acciughe sotto sale si lasciavano pressate per lunghi mesi fino al raggiungimento della maturazione ottimale del prodotto.

Alla ricerca di un destino migliore

Quando furono chiamati al fermo di leva nonno Raffaele, suo fratello Enrico e i cugini Alfredo De Martino e Guido Cafiero si affrettarono a partire e abbandonarono di gran carriera la pesca dei piccoli pelagici, le reti da traino, le lampare, la violenza del mare, le sue burrasche, le tirate, le vogate,le sgobbate e l’odore ormai diventato insopportabile del pesce e della salamoia, per  abbracciare un destino migliore di quello che si lasciavano alle spalle.

Da pescatori di alici a eroi decorati al Valor di Marina

Raffaele De Luca, mio nonno, s’imbarcò su una delle corazzate della Regia Marina varate alla fine del XIX secolo da Re Umberto durante il periodo coloniale e la lunga campagna in Africa Orientale che venne attaccata e colpita mentre si avvicinava alla sua destinazione, presumibilmente da forze aeree inglesi. Poco dopo che l’Ammiraglio diede l’ordine di abbandono della nave, a sua volta ferito, finì in mare e fu  tratto coraggiosamente in salvo da mio nonno Raffaele. Per questo gesto eroico gli venne conferita una medaglia di bronzo al Valor di Marina; un impiego da addetto; poi Capo addetto alla Camera dei Deputati, e un appartamento in via Flaminia. Nel 1937 il Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, lo investì del titolo di Cavaliere dell’ Ordine della Corona d’Italia.

Il fratello del nonno, Enrico De Luca fu tra i primi Italiani palombari precursori dei Sommozzatori  Incursori di Marina componenti dei Reparti degli uomini Gamma che nel 1939 in servizio alle dipendenze dello Stato Maggiore della Marina. Alla vigilia dello scoppio della seconda guerra mondiale la Marina decise inoltre di riprendere gli studi per l’impiego operativo del maiale e dei barchini esplosivi. Gli uomini rana/gamma dell’unità speciale XMAS inflissero alla flotta Inglese perdite pesantissime nei maggiori porti Africani. Nella sua organizzazione attuale il raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) è intitolato alla memoria del maggiore del Genio Navale Teseo Tesei, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.

Alfredo De Martino, cugino di Raffaele De Luca, venne decorato con una medaglia di bronzo al Valor di Marina per le operazioni di salvataggio del suo incrociatore che s’inabissò nel Golfo del Tonchino in Cina durante la prima guerra mondiale e gli fu assegnato per tale merito anche un impiego da usciere presso il Ministro della Marina a Roma.

Guido Cafiero, l’altro cugino di Raffaele De Luca divenne maestro di nuoto di Re Vittorio Emanuele III per la sua potenza agonistica di nuotatore e per la tecnica del “braccetto tremitese”. Infine mi riempie di orgoglio ed è motivo di onore per me e per tutta la comunità tremitese menzionare i due gemelli Giuseppe e Salvatore Calabrese,miei cugini alla lontana Corazzieri nella Scorta d’Onore del nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Galleria Fotografica:

[ Roma,1938] -da dx Raffaele De Luca ,Antonietta De Luca Elisa Apolloni e Pia De Luca.

[ Roma,1938] -da dx Raffaele De Luca ,Antonietta De Luca Elisa Apolloni e Pia De Luca.

S. Nicola, 1930 - Celebrazione fascista dirimpetto alla “Scuola Elementare”- Sul muro dell’edificio si legge la scritta: VIVA IL RE - VIVA IL DUCE.

S. Nicola, 1930 - Celebrazione fascista dirimpetto alla “Scuola Elementare”- Sul muro dell’edificio si legge la scritta: VIVA IL RE - VIVA IL DUCE.

foto ritratto in studio di Antonio Pace quando studiava il Canto lirico a Milano,data sul retro della foto, 25 Settembre 1903.

foto ritratto in studio di Antonio Pace quando studiava il Canto lirico a Milano,data sul retro della foto, 25 Settembre 1903.

Maria Mezzi, foto ritratto in studio del primo ‘900.

Maria Mezzi, foto ritratto in studio del primo ‘900.

nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni , ritratto in studio a figura intera del primo ‘900.

nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni , ritratto in studio a figura intera del primo ‘900.

nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni, ritratto in studio, tessera di riconoscimento 1940 c.

nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni, ritratto in studio, tessera di riconoscimento 1940 c.

nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni, ritratto in studio, tessera di riconoscimento 1940 c.

nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni, ritratto in studio, tessera di riconoscimento 1940 c.

Raffaele De Luca

Raffaele De Luca

Raffaele De Luca

Raffaele De Luca

Assunta De Luca, sorella di Raffaele, coniugata con Emilio Cafiero (mamma di Nicolino e nonna di Emilio), seduta in via degli Abati in un toccante scatto fotografico del secondo dopoguerra, che mostra il volto ferito e lacerato dell’isola di San Nicola alla fine del regime fascista.

Assunta De Luca, sorella di Raffaele, coniugata con Emilio Cafiero (mamma di Nicolino e nonna di Emilio), seduta in via degli Abati in un toccante scatto fotografico del secondo dopoguerra, che mostra il volto ferito e lacerato dell’isola di San Nicola alla fine del regime fascista.

[ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare.

[ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare.

[ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare.

[ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare.

[ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare.

[ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare.

San Nicola[ anni’60]-La famiglia di Vincenzo De Luca “Ciacione”- da dx Maria, Lucia,Vincenzo,Concettina.

San Nicola[ anni’60]-La famiglia di Vincenzo De Luca “Ciacione”- da dx Maria, Lucia,Vincenzo,Concettina.

Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70] – Manrico Pace seduto sulla roccia cretacea (costa nord di San Nicola). Sullo sfondo Caprara.

Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70] – Manrico Pace seduto sulla roccia cretacea (costa nord di San Nicola). Sullo sfondo Caprara.

Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Arenile di San Domino- Antonietta De Luca in posa accanto alla barca “La Diomedea” di Nicolino Cafiero.

Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Arenile di San Domino- Antonietta De Luca in posa accanto alla barca “La Diomedea” di Nicolino Cafiero.

Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Porticciolo di San Nicola, Antonietta De Luca in posa accanto alle reti da pesca accatastate.

Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Porticciolo di San Nicola, Antonietta De Luca in posa accanto alle reti da pesca accatastate.

Una rara e particolarissima foto di via degli Abati sviluppata al contrario con l’insegna dell’ Osteria -Vineria del Gallo dell’Archivio M. Monti Servizio fotografico:Italia,1965/Paolo Monti- Buste:8,Fototipi:8:Diapositiva,sviluppo cromogeno/pellicola; 6x6-(Serie costituita da 8 diapositive identificate con i nn.:1188-1195.Sulla busta RC1188 manoscritto:”Tremiti”. La persona ripresa nella foto è Concettina De Luca figlia di Vincenzo. Sull’insegna si nota il gallo, simbolo dell’Osteria e la scritta “Vino Cucina Napoletana”- Segnalazione di Ivan Cosmai.

Una rara e particolarissima foto di via degli Abati sviluppata al contrario con l’insegna dell’ Osteria -Vineria del Gallo dell’Archivio M. Monti Servizio fotografico:Italia,1965/Paolo Monti- Buste:8,Fototipi:8:Diapositiva,sviluppo cromogeno/pellicola; 6x6-(Serie costituita da 8 diapositive id...

Una rara e particolarissima foto di via degli Abati sviluppata al contrario con l’insegna dell’ Osteria -Vineria del Gallo dell’Archivio M. Monti Servizio fotografico:Italia,1965/Paolo Monti- Buste:8,Fototipi:8:Diapositiva,sviluppo cromogeno/pellicola; 6x6-(Serie costituita da 8 diapositive identificate con i nn.:1188-1195.Sulla busta RC1188 manoscritto:”Tremiti”. La persona ripresa nella foto è Concettina De Luca figlia di Vincenzo. Sull’insegna si nota il gallo, simbolo dell’Osteria e la scritta “Vino Cucina Napoletana”- Segnalazione di Ivan Cosmai.

Una rara e particolarissima foto di via degli Abati sviluppata al contrario con l’insegna dell’ Osteria -Vineria del Gallo dell’Archivio M. Monti Servizio fotografico:Italia,1965/Paolo Monti- Buste:8,Fototipi:8:Diapositiva,sviluppo cromogeno/pellicola; 6x6-(Serie costituita da 8 diapositive id...

San Nicola, 2022- Veduta dell’ edificio che ospitava l’ Osteria del Gallo della famiglia De Luca e successivamente la rivendita tabacchi di Umberto e Anna Avola. Foto di Umberto Zanfrisco.

San Nicola, 2022- Veduta dell’ edificio che ospitava l’ Osteria del Gallo della famiglia De Luca e successivamente la rivendita tabacchi di Umberto e Anna Avola. Foto di Umberto Zanfrisco.

San Nicola, 2022- Veduta dell’ edificio che ospitava l’ Osteria del Gallo della famiglia De Luca e successivamente la rivendita tabacchi di Umberto e Anna Avola. Foto di Umberto Zanfrisco.

San Nicola, 2022- Veduta dell’ edificio che ospitava l’ Osteria del Gallo della famiglia De Luca e successivamente la rivendita tabacchi di Umberto e Anna Avola. Foto di Umberto Zanfrisco.

Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca.

Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca.

Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca.

Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca.

Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca.

Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca.

Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca.

Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca.

Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo.

Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo.

Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo.

Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo.

Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo.

Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo.

Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo.

Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo.

San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina.

San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina.

San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina.

San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina.

San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina.

San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina.

33

Ancoraggio di San Nicola,1968 - Vecchia barca da pesca alle alici abbandonata.

[ Roma,1938] -da dx Raffaele De Luca ,Antonietta De Luca Elisa Apolloni e Pia De Luca. S. Nicola, 1930 - Celebrazione fascista dirimpetto alla “Scuola Elementare”- Sul muro dell’edificio si legge la scritta: VIVA IL RE - VIVA IL DUCE. foto ritratto in studio di Antonio Pace quando studiava il Canto lirico a Milano,data sul retro della foto, 25 Settembre 1903. Maria Mezzi, foto ritratto in studio del primo ‘900. nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni , ritratto in studio a figura intera del primo ‘900. nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni, ritratto in studio, tessera di riconoscimento 1940 c. nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni, ritratto in studio, tessera di riconoscimento 1940 c. Raffaele De Luca Raffaele De Luca Assunta De Luca, sorella di Raffaele, coniugata con Emilio Cafiero (mamma di Nicolino e nonna di Emilio), seduta in via degli Abati in un toccante scatto fotografico del secondo dopoguerra, che mostra il volto ferito e lacerato dell’isola di San Nicola alla fine del regime fascista. [ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare. [ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare. [ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare. San Nicola[ anni’60]-La famiglia di Vincenzo De Luca “Ciacione”- da dx Maria, Lucia,Vincenzo,Concettina. Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70] – Manrico Pace seduto sulla roccia cretacea (costa nord di San Nicola). Sullo sfondo Caprara. Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Arenile di San Domino- Antonietta De Luca in posa accanto alla barca “La Diomedea” di Nicolino Cafiero. Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Porticciolo di San Nicola, Antonietta De Luca in posa accanto alle reti da pesca accatastate. Una rara e particolarissima foto di via degli Abati sviluppata al contrario con l’insegna dell’ Osteria -Vineria del Gallo dell’Archivio M. Monti Servizio fotografico:Italia,1965/Paolo Monti- Buste:8,Fototipi:8:Diapositiva,sviluppo cromogeno/pellicola; 6x6-(Serie costituita da 8 diapositive identificate con i nn.:1188-1195.Sulla busta RC1188 manoscritto:”Tremiti”. La persona ripresa nella foto è Concettina De Luca figlia di Vincenzo. Sull’insegna si nota il gallo, simbolo dell’Osteria e la scritta “Vino Cucina Napoletana”- Segnalazione di Ivan Cosmai. Una rara e particolarissima foto di via degli Abati sviluppata al contrario con l’insegna dell’ Osteria -Vineria del Gallo dell’Archivio M. Monti Servizio fotografico:Italia,1965/Paolo Monti- Buste:8,Fototipi:8:Diapositiva,sviluppo cromogeno/pellicola; 6x6-(Serie costituita da 8 diapositive identificate con i nn.:1188-1195.Sulla busta RC1188 manoscritto:”Tremiti”. La persona ripresa nella foto è Concettina De Luca figlia di Vincenzo. Sull’insegna si nota il gallo, simbolo dell’Osteria e la scritta “Vino Cucina Napoletana”- Segnalazione di Ivan Cosmai. San Nicola, 2022- Veduta dell’ edificio che ospitava l’ Osteria del Gallo della famiglia De Luca e successivamente la rivendita tabacchi di Umberto e Anna Avola. Foto di Umberto Zanfrisco. San Nicola, 2022- Veduta dell’ edificio che ospitava l’ Osteria del Gallo della famiglia De Luca e successivamente la rivendita tabacchi di Umberto e Anna Avola. Foto di Umberto Zanfrisco. Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca. Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca. Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca. Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898. Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV. Biglietto da visita di Raffaele De Luca. Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo. Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo. Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo. Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo. San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina. San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina. San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina. 33
1-[ Roma,1938] -da dx Raffaele De Luca ,Antonietta De Luca Elisa Apolloni e Pia De Luca.
2- S. Nicola, 1930 – Celebrazione fascista dirimpetto alla “Scuola Elementare”- Sul muro dell’edificio si legge la scritta: VIVA IL RE – VIVA IL DUCE.
3- foto ritratto in studio di Antonio Pace quando studiava il Canto lirico a Milano,data sul retro della foto, 25 Settembre 1903.
4- Maria Mezzi, foto ritratto in studio del primo ‘900.
5- nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni , ritratto in studio a figura intera del primo ‘900.
6-7-nonni materni Raffaele De Luca e Elisa Apolloni, ritratto in studio, tessera di riconoscimento 1940 c.
8-9-Raffaele De Luca
10- Assunta De Luca, sorella di Raffaele, coniugata con Emilio Cafiero (mamma di Nicolino e nonna di Emilio), seduta in via degli Abati in un toccante scatto fotografico del secondo dopoguerra, che mostra il volto ferito e lacerato
dell’isola di San Nicola alla fine del regime fascista.
11-12-13- [ anni’60]-La famiglia di Raffaele De Luca in vacanza al mare.
14- San Nicola[ anni’60]-La famiglia di Vincenzo De Luca “Ciacione”- da dx Maria, Lucia,Vincenzo,Concettina.
15- Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70] – Manrico Pace seduto sulla roccia cretacea (costa nord di San Nicola). Sullo sfondo Caprara.
16- Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Arenile di San Domino- Antonietta De Luca in posa accanto alla barca “La Diomedea” di Nicolino Cafiero.
17- Vacanze alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Porticciolo di San Nicola, Antonietta De Luca in posa accanto alle reti da pesca accatastate.
18-19-Una rara e particolarissima foto di via degli Abati sviluppata al contrario con l’insegna dell’ Osteria -Vineria del Gallo dell’Archivio M. Monti Servizio fotografico:Italia,1965/Paolo Monti- Buste:8,Fototipi:8:Diapositiva,sviluppo cromogeno/pellicola; 6×6-(Serie costituita da 8 diapositive identificate con i nn.:1188-1195.Sulla busta RC1188 manoscritto:”Tremiti”. La persona ripresa nella foto è Concettina De Luca figlia di Vincenzo. Sull’insegna si nota il gallo, simbolo dell’Osteria e la scritta “Vino Cucina Napoletana”- Segnalazione di Ivan Cosmai.
20 -21- San Nicola, 2022- Veduta dell’ edificio che ospitava l’ Osteria del Gallo della famiglia De Luca e successivamente la rivendita tabacchi di Umberto e Anna Avola. Foto di Umberto Zanfrisco.
22-23-24-25 Onorificenze ottenute da Raffaele De Luca: Medaglia di Bronzo fronte/ retro Tremiti 7 marzo 1898.
Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo conferito dal Presidente della Camera dei Deputati Costanzo Ciano, San Rossore,11 Settembre 1937.XV.
Biglietto da visita di Raffaele De Luca.
26-27-28-29- Vacanze e “quelle belle pescate” alle Isole Tremiti [ anni’60- 70]- Giorgio Pace con Filiberto figlio di Antonino Di Lorenzo.
30-31-32- San Nicola,15 agosto1968- Rientro dalla processione di Santa Maria a Mare Patrona delle isole e Celebrazione della Santa Messa sulla banchina.
33- Ancoraggio di San Nicola,1968 – Vecchia barca da pesca alle alici abbandonata.

Immagini inserite nel testo: Giorgio De Chirico,Il Trovatore sulla spiaggia, 1973- Particolare dell’insegna dell’Osteria del Gallo-corazzata della Regia Marina-La Medaglia di Raffaele De Luca-Il vecchio barcone delle alici abbandonato.

 

Le foto  sono di proprietà esclusiva e riservata del titolare, Giorgio Pace e dei suoi familiari, gentilmente concesse a Tremiti Genius Loci per fini esclusivamente culturali.