Ordine al Merito della Repubblica Italiana
n. 15552 serie III, 27 dicembre 1982
Le onorificenze al merito della Repubblica Italiana
Istituito con la Legge 3 marzo 1951,n.178 (G.U. n. 73 del 30 marzo 1951), è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.“
Il Presidente della Repubblica è il Capo dell’Ordine.
L’Ordine, retto da un Consiglio composto di un Cancelliere, che lo presiede, e di dieci membri è articolato nei gradi onorifici di: Cavaliere di Gran Croce, Grande Ufficiale,1Commendatore, Ufficiale, Cavaliere. Il Cavaliere di Gran Croce può essere insignito della decorazione di Gran Cordone. Le concessioni delle onorificenze hanno luogo il 2 giugno, ricorrenza della fondazione della Repubblica, e il 27 dicembre, ricorrenza della promulgazione della Costituzione. Soltanto le concessioni motu proprio, quelle legate alla cessazione dal servizio dei pubblici dipendenti e quelle accordate a stranieri possono avvenire in qualunque data; Le onorificenze non possono essere conferite ai Deputati e ai Senatori, durante il mandato parlamentare.
I colori dell’Ordine sono il verde e il rosso.
La Cancelleria dell’Ordine ha sede in Roma, Via del Quirinale n.30
(tel. 06/46994175 – fax 06/46994182 – email onorificenze.omri@quirinale.it).
Con D.P.R. del 30 marzo 2001,n. 173, le insegne dell’ Ordine al merito della Repubblica Italiana sono state rinnovate.
Le precedenti insegne possono, comunque, essere portate liberamente.
1-Quello di commendatore è uno dei gradi onorifici nei quali possono essere suddivisi gli ordini cavallereschi di merito. Il termine deriva dall’uso, negli antichi ordini religiosi militari, di attribuire ad alcuni membri le rendite e i benefici di una commenda.
Redazione Tremiti Genius loci
Ringraziamo la Signora Luana Mannini, nipote di Vincenzo Carducci, per averci concesso l’onore e il privilegio di pubblicare in esclusiva l’Onoreficenza conferita al nonno, di Commendatore della Repubblica italiana, firmato dal Presidente Sandro Pertini e controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Fanfani prof. Amintore, (in carica dal 1 dicembre 1982 al 3 agosto 1983) e la lettera autografa di ringraziamento del Carducci al Prefetto, custodita, seppure in fotocopia, gelosamente da Luana, per ben 38 anni! I due documenti inediti sono valori e motivi di fierezza per le Isole Tremiti che, si fregiano di annoverare tra i cittadini illustri un uomo di grande levatura morale, laborioso e innovatore, che ha dedicato tutta la sua vita al progresso agricolo del territorio. La lettera di Ringraziamento al Prefetto che, trascriviamo integralmente qui appresso, è la voce più calda, generosa, intensa, del sentimento di un uomo che dall’alto dei suoi 96 anni e di tante vendemmie, ha cavalcato un secolo di storia d’Italia. Vincenzo Carducci, scrive senza incertezze, con mano ferma ed esprime tutta la sua riconoscenza per il “premio” inatteso: l’ Onorificenza ricevuta dal Capo dello Stato. Si commuove e ci commuove, il linguaggio magnifico, lo stile nobile, d’altri tempi, il contenuto decoroso, consapevole dell’incontro finale con la propria coscienza, l’esame che, “chiude” la sua vita onesta, “e con un sol gesto ci dice che si è ben operato”.
lì 27/1/83
Eccellenza,
Quando,sotto il carico inesauribile degli anni, sembra che tutto sia concluso e che non ci sia più posto nella mente se non per i ricordi, ci si accorge all’improvviso che c’è ancora un incontro da fare, forse l’ultimo, il più grande, il più interessante; quello che “chiude” e con un sol gesto ci dice che si è ben operato.
Grazie Eccellenza, grazie per avermi degnato della sua stima e per aver voluto onorarmi dell’alta onorificenza testè conferitami dall’On.le Presidente della Repubblica.
Con distinta considerazione
Suo
Vincenzo Carducci