La lingua dialettale dalla pronuncia alla scrittura

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di Franco Ferrara

La decisione di formulare il seguente Metodo di Scrittura della Lingua Dialettale nasce dopo aver letto il dialetto di alcuni autori in cui notavo che ognuno aveva una propria diversità nella scrittura di parole con lo stesso significato.

Nella lingua italiana la parola “pomodoro” si pronuncia “pomodoro” e si scrive “pomodoro”.

Nella lingua dialettale (Apricenese) la parola “pomodoro” si pronuncia “p’mm’dòr” e si scrive “pëmmëdòrë”: 1) inserendo la vocale ë (segno internazionale di vocale turbata o muta) tra la sillaba che termina per consonante e l’altra seguente che inizia per consonante;  2) inserendo la vocale ë alla fine della parola (se termina con consonante); 3) obbligo dell’accento sulla vocale accentata della parola; 4) usare l’apostrofo solo in unione di parole (es. sènz’ànëmë).

Così facendo si manterrà inalterata la scrittura e la pronuncia dialettale del proprio Paese.

Da questa semplice spiegazione nasce il Metodo di Scrittura della Lingua Dialettale in modo Integrale che si sviluppa dalla Pronuncia delle sillabe nella parola fino alla loro Scrittura.

Le basi di questo Metodo sono le sillabe scritte nel modo di come sono state pronunciate, una regola naturale che possiedono tutti i dialetti per far scrivere e leggere in egual modo ai ragazzi di scuola e a tutti, mantenendo inalterata la pronuncia.

La scrittura della lingua dialettale non è subordinata alla lingua italiana in quanto ha una propria scrittura nel metodo e nelle regole.

In ogni paese si potrà istituire un laboratorio di minimo insegnamento per la scrittura leggibile del dialetto. Un consiglio per tutti di scrivere i propri dialetti nel modo di come si parlano. Per una corretta scrittura e lettura dei dialetti consultare la guida di Franco Ferrara: “L’Autonomia della Lingua e Rima Dialettale”.

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